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‘ForAvv2025’, congresso del Consiglio forense di Santa Maria Capua Vetere su giustizia di prossimità e intelligenza artificiale

Dal foro di Santa Maria Capua Vetere parte un allarme condiviso sul futuro della giustizia di prossimità. Le preoccupazioni sono state espresse durante la prima giornata del congresso giuridico forense «ForAvv 2025: l’Avvocatura nell’era della Giustizia digitale tra Intelligenza artificiale e riforme del sistema giudiziario», che proseguirà anche oggi nella Scuola di formazione forense della città.

L’happening giuridico è stato organizzato su iniziativa del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, presieduto da Angela Del Vecchio, che ha aperto i lavori insieme a Francesco Greco, presidente del Consiglio nazionale forense. Pochi Giudici di Pace e risorse insufficienti mettono a rischio la giustizia di prossimità. L’appello, lanciato dalla sede della Fondazione F.E.ST., chiede interventi immediati del Ministero e investimenti mirati.

Nei dibattiti sono emersi anche forti dubbi sull’uso dell’intelligenza artificiale nei processi, argomento che si svilupperà ulteriormente oggi. Da «ForAvv 2025» è partita una richiesta unitaria: immissione rapida di Giudici di Pace, potenziamento del personale amministrativo e investimenti tecnologici accompagnati da formazione, oltre a un quadro normativo che tuteli il ruolo umano nelle decisioni giudiziarie.

Gli interventi – moderati dal giornalista de Il Mattino Leandro Del Gaudio – si sono susseguiti dopo i saluti istituzionali del sindaco Antonio Mirra, autorità, cattedratici, rappresentanti delle istituzioni e vertici della magistratura e avvocatura campana e nazionale.

«La giustizia di prossimità va verso il collasso se non interverrà subito il Ministero, mettendo a disposizione i nuovi giudici di pace e consentendone l’immediata immissione nei nostri uffici – spiega la presidente Del Vecchio – abbiamo sedi completamente bloccate per carenza di organico, come l’ufficio del giudice di pace di Caserta. L’informatizzazione e le piattaforme sono utili, ma lo sono solo se c’è una reale risposta di giustizia per i cittadini. Oggi questa risposta è negata e i primi presidi di legalità vengono meno. È questo l’allarme che lanciamo al Ministero e al Governo».

Per Francesco Urraro, Vicepresidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, «la magistratura è chiamata a innovarsi per dare risposte concrete all’utenza. Dobbiamo ringraziare l’Ordine di Santa Maria che ci dà questa opportunità di confronto. Il governo sta attuando il PNRR con l’obiettivo di ridurre i tempi dei processi, ma non basta: serve attenzione all’ecosistema giustizia nel suo complesso. Uno dei nodi chiave è l’impatto dell’intelligenza artificiale, che rende ormai preistorica la sola digitalizzazione».

Sul tema anche la presidente di Palazzo di Giustizia, Gabriella Casella: «Il Tribunale lavora in piena sinergia con l’avvocatura, con buoni risultati nei procedimenti PNRR – ha detto – ma restano criticità, soprattutto nei nostri 8 uffici del giudice di pace. Serve più personale, sia magistrati onorari che amministrativi. Il tema dell’intelligenza artificiale è attualissimo, ma senza risorse umane adeguate non si potrà migliorare la giustizia di prossimità».

Apprezzato anche l’intervento di Francesco Greco, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, per il quale «la giustizia di prossimità è fondamentale: lo Stato non può rinunciare a garantire presidi di legalità in tutto il territorio. Servono più risorse, più personale e un’avvocatura sempre aggiornata. Bisogna colmare il divario tecnologico per garantire risposte rapide ed efficaci».

Per Beniamino Migliucci, Presidente della Fondazione Unione Camere Penali Italiane, «nel nuovo modello di giustizia bisogna affrontare anche l’ordinamento giudiziario. Abbiamo approvato il testo sulla separazione delle carriere e ci sarà un referendum. L’avvocatura dovrà impegnarsi: la terzietà del giudice rafforza la giustizia e tutela i cittadini. Non è una battaglia politica, ma una riforma di civiltà».

Un coro unico, dunque, sostenuto anche da altri relatori come Carmine Foreste, presidente degli avvocati di Napoli, e Accursio Gallo (Ocf). Tra i presenti, il nuovo procuratore aggiunto di Santa Maria Graziella Arlomede, il giudice Valentina Ricchezza, la Presidente della Corte di Appello Rosaria Covelli, il prof. Eriberto D’Ippolito, direttore di Scienze politiche della Vanvitelli, ed altri.

 


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Tutti i nomi della locandina, invitati e/o intervenuti

Avvocati: Angela Del Vecchio, Ugo Verrillo, Antonio Mirra, Armando Rossi, Pasquale Trabucco, Fabrizio De Fabritiis, Giovanni Francesco Nicoletti, Beniamino Migliucci, Alberto Martucci, Carlo Morace, Giovanni Tarquini, Angelo Raucci, Paolo Emilio Ferreri.

Rappresentnati / Istituzioni : Lucia Volpe (Prefetto di Caserta), Maria Rosaria D’Orso, Lia Di Domenico, Valentina Ricchezza, Lidia Luberto, Luca Caputo, Maurizio Pittacco, Giuseppe Brancaccio, Stefania Barbato.

Professori / Accademici: Gianpaolo Califano (Ordinario di Diritto Processuale Civile – Università della Campania “Luigi Vanvitelli”), Francesco Vona, Luca Di Majo (Prof. Avv. – Diritto Costituzionale e Pubblico), Mena Minafra (Prof.ssa – Ricercatrice di Diritto Processuale Penale).

Altre cariche e figure istituzionali: Aldo Policastro (Procuratore Generale presso la Corte d’Appello), Maria Annunziata, Amedeo Urbano, Francesco Greco (Presidente Consiglio Nazionale Forense), Procuratore Aggiunto di S.Maria C.V. Grazia Arlomede – Pietro Lagnese (Arcivescovo di Capua e Vescovo di Caserta)

Coordinatori / Interventi per sessione (riferimento locandina): Leandro Del Gaudio (coord.), Angela Del Vecchio (coord. e interventi), Francesco Greco (interviene), Lia Di Domenico (interviene), Beniamino Migliucci (interviene), giudice Valentina Ricchezza (interviene), Lidia Luberto (coord. II sessione), Luca Di Majo (interviene), Achille Cupillo (interviene), Luca Caputo (interviene), Maurizio Pittacco (interviene), Mena Minafra (coord. III sessione), Alberto Martucci (interviene), Carlo Morace (interviene), Giovanni Tarquini (interviene), Angelo Raucci (interviene), Paolo Emilio Ferreri (interviene).

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